Hai Cinema
Chi è stato testimone degli anni in cui il cinema era in funzione conserva affettuosi ricordi di serate a base di film e western americani. Fondato da un mercante greco negli anni Sessanta, il cinema fiorì nel periodo dell’Accordo di Addis Abeba (1972-1983), ma chiuse i battenti dopo l’inizio della Seconda guerra civile sudanese nel 1983. Il proprietario lasciò Juba. L’edificio rimase più o meno vacante fino al 2005, quando la firma dell’Accordo per la Pace Globale (Comprehensive Peace Agreement, CPA) aprì una nuova epoca di sviluppo per la città e per il Paese in generale. Un uomo d’affari acquistò la struttura e la trasformò in una chiesa, la Parrocchia di St. Emmanuel Jieng, una congregazione anglicana, i cui membri appartengono alla comunità Dinka Bor. Ma, nonostante la scomparsa del cinema, l’area rimane identificata ed è ancora conosciuta come Hai Cinema, il quartiere del cinema.
Andando verso ovest per circa 400 metri, sulla strada che segna l’inizio di Hai Malakal, si trova la Rotonda Mobil, sormontata da una statua raffigurante Jubek, l’uomo considerato il padre fondatore di Juba (e la cui tomba non è troppo lontana da qui).
Una delle chiese più famose di Juba si trova qui. La Cattedrale di Ognissanti, una chiesa anglicana che fa parte della Chiesa Episcopale del Sud Sudan, fu costruita nel 1959. Ospita funzioni quotidiani in inglese, arabo e altre lingue sudsudanesi. Qui è dove si celebrarono le preghiere funebri per il defunto leader John Garang de Mabior nell’agosto del 2005, prima che la salma fosse seppellita in quello che oggi è conosciuto come il Mausoleo di John Garang. La Cattedrale di Ognissanti divenne un rifugio per oltre un migliaio di cittadini di Juba che furono sfollati nel luglio 2016 durante i combattimenti tra gli uomini di Riek Machar e le forze armate governative. I vescovi anglicani di Juba, richiamati dall’arcivescovo di Canterbury, chieserola cessazione delle ostilità fornendo assistenza umanitaria agli sfollati.